Maria Erovereti

Vive e lavora a Torino. Laureata in Lettere, si occupa di fotografia dagli anni ’80. Dopo un breve periodo d’insegnamento, ha dato inizio nei primi anni ’90 all’attività espositiva allorché, col lavoro Immanenze, oggetto della sua ricerca artistica è diventata l’interazione tra il corpo e gli elementi naturali.
Ha realizzato un progetto su Aria, Acqua, Terra, Fuoco e un altro sull’identità e il mondo interiore, Lampi di memoria. In quest’ultimo lavoro le immagini − photo-graphia nell’accezione letterale del termine − sono frutto di una personale ricerca sulla luce.
Il progetto più recente, Un piccolo mondo, è dedicato alla madre.
Ha pubblicato un racconto-saggio sull’arte preistorica: Il grembo del tempo; Sguardi Inconsueti, saggio critico su alcune fotografe; le sillogi Frammenti di emozioni e Fiori di Luna nonché il volume fotografico-poetico Un piccolo mondo, immagini e parole.

 


IMMANENZE 1995

…Maria Erovereti scriveva già tempo fa − profetica come gli artisti sanno essere − “La natura è stata dominata, un ordine è stato assegnato ai viventi” e poi “gli esseri sono una sola anima”, parole dedicate al suo incontro con un antico albero di ulivo, lacerato e sofferente, ma con la forza vitale di far nascere ancora un vigoroso ramoscello. Dal turbamento di questo incontro nasceva la sua nuova ricerca sull’energia che lega in tante forme gli esseri umani con la natura.
Con una nuova consapevolezza: non possiamo allontanarci dall’ambiente naturale, la nostra anima è interconnessa ad una più vasta anima del mondo.
Quell’Anima Mundi sembra oggi attraversare le sequenze inedite che la fotografa ci presenta.
Le figure femminili, corpi raccolti o nascenti dal corpo stesso degli alberi, si fondono o si separano da essi, curve e fenditure che si intrecciano, a volte cercando faticosi percorsi di distacco, a volte componendo una danza, a volte ancora avvolgendosi ad ascoltare il proprio respiro segreto nella terra…