Biancamaria Monticelli

Nata a Livorno nel 1967, di formazione linguistica e fotografa autodidatta,è viaggiatrice fin dall’adolescenza. Il soggiorno negli Stati Uniti, dal ’93 al ’95, rappresenta la pietra miliare del suo percorso professionale e genesi del progetto sugli Indiani d’America “The day after”, 2° premio al Portfolio dell’Ariosto 2005 (Portfolio Italia). Per circa dieci anni gestisce il suo studio fotografico, si specializza nel reportage di matrimonio con servizi in Italia e Irlanda (menzioni d’onore Tau Visual 2008 e JMCA 2021) e collabora con riviste per reportage di approfondimento. Nel 2014 si unisce al suo compagno skipper in un giro del mondo a vela: Cuba, Panama e la Polinesia Francese diventano nuove fonti d’ispirazione per progetti di ricerca personale. Nascono le collezioni Cuban Visions ( Riconoscimento Speciale della Giuria presieduta da Alex Webb a “Urban 2020 Photo Awards”, categoria Streets), Giganti del Mare (1° Premio e Premio della Giuria in due concorsi nazionali) e Viaggio ai confini del mondo (da cui una collana di calendari artistici). Dal 2020 realizza foto e copertine per alcuni volumi (“Isole toscane”, “Dizionario dei livornesi”, “Costa Concordia”) e pubblica il suo primo libro “Fari della Toscana e della Liguria”, sponsorizzato dalla Fondazione Livorno Arte e Cultura.

Ha esposto in personali e collettive in Italia, Città di Panama e Parigi. Cardine della sua poetica è l’Altrove, fuga spazio-temporale verso luoghi sospesi tra sogno e realtà dove l’uomo vive in solitaria armonia con natura e bellezza.


Contatti:
www.biancamariamonticelli.com
Instagram: biancamariamonticellifotografa
Facebook: biancamaria.monticellifotografa


CUBAN VISIONS ( 2014/2015 )
“Tra il vecchio e il nuovo sogno di Cuba, vivendo l’allegoria di un paesaggio crollato in un passato inesorabilmente presente ma ormai lontano, fotografie di attimi sospesi nel tempo.Un viaggio visionario nella Cuba della trasformazione”.

Biancamaria Monticelli, con il suo sguardo sognante e appassionato, ci restituisce un paese silenzioso, lontano dal clamore e dallo stereotipo delle spiagge bianche. Nei suoi fotogrammi di chiara suggestione iper realistica ci troviamo di fronte ad una diversa interpretazione della luce che da vita a scene dallo spessore quasi tridimensionale, come alla ricerca di una fusione tra fotografia, disegno, pittura e scultura.