Antonella Gandini

Nata nel 1958, vive a Monzambano, Mantova. Si laurea presso l’Università di Verona con una tesi in Estetica, segue i corsi di pittura e grafica all’Accademia Cignaroli. Viene selezionata per il Corso superiore di Disegno della Fondazione Antonio Ratti, Como, tenuto dall’artista Gerard Ricther. Il suo lavoro esplora connessioni e strutture di linguaggio liminari fra pittura, fotografia e videoart. Produce il video Presenze, vincitore del premio Opera PrimaRound 97, XVI, Cineteca di Rimini. Approfondisce il suo interesse per la fotografia interpretando in maniera intimistica e personale il rapporto immagine-rappresentazione. Cura la terza Biennale fotografica Reale instabileMuseo d’arte Contemporanea di Gazoldo degli Ippoliti (2007), e tre edizioni di Book in the boxper l’Archivio di Stato di Mantova. Nel 2009 allestisce la personale fotografica LunaneraPalazzo Te, Mantova, l’anno seguente Il silenzio dell’invisibile, al Centro Culturale Luigi di Sarro, Roma. Partecipa a diverse iniziative finalizzate alla sensibilizzazione sulle problematiche di genere, e alle mostre: Mantova & Rosenheim,Stadtische GalerieRosenheim (2018), BookworksStudio Expurgamento, Londra, Visuali italianeRoonee Gallery, Tokyo (2019). Per l’aspetto metamorfico delle sue immagini e l’esplicita contaminazione dei linguaggi è invitata al 70°Premio MichettiAttraversamenti fra arte e fotografia, Francavilla a Mare, Chieti (2019).


A …mare

Ogni racconto che vede protagonista il mare assume un significato che va ben oltre la sua identificazione fisica. Il tema della gioia o dell’abbandono, l’aspirazione all’infinito che porta a immaginare oltre ogni confine è strettamente legato a uno stato d’animo. Il paesaggio è colto in un momento privilegiato e riproposto nelle sue impercettibili mutazioni, l’esperienza diviene rappresentazione mentale, un modo personale, intimo, di evocare la realtà.

L’immagine è associata alla narrazione attraverso sequenze minime che permettono di analizzarne a posteriori i particolari che sono, nella maggior parte dei casi, i veri protagonisti dell’immagine. Il significato di ogni esperienza visiva sta nei dettagli. In questo caso il titolo della serie allude a un duplice significato: a mare, essere al mare per godere del fascino che l’immenso incommensurabile ha sempre ispirato e  amare, la parola si accorda con l’immagine per unire il sentimento all’elemento. Il mare straordinario e infinito come l’amore.


Di segno in segno

Il mio lavoro procede per tentativi, alcune volte per casualità. L’assunzione d’immagini per così dire “trovate” e il legame con il momento istantaneo ed effimero dello scatto fotografico sono elementi essenziali della ricerca. Prediligo il bianco e nero o lievi variazioni cromatiche dove l’atmosfera della luce conferisce  al paesaggio particolari suggestioni.
Sono elementi grafici quelli che  appaiono, scritture in rapido cambiamento, occasioni per scoprire nel paesaggio tracce e segni che si offrono alla nostra interpretazione.
Attraverso le metamorfosi del naturale possiamo percepire l’energia vitale che anima l’universo, la forza creatrice dello straordinario che ci libera dal dover descrivere l’ovvietà delle cose per consegnarci allo stupore della visione.


Contatti:
www.anotonellagandini.it