Mira Cantone

Mira Cantone nasce a Catania nel 1952, compie gli studi presso l’Istituto Statale d’Arte di Catania e presso l’ ISIA, Istituto Superiore Industrie Artistiche di Urbino.
Si trasferisce nel nord del Messico per lavorare presso istituzioni pubbliche e private, occupandosi di grafica, illustrazione e fotografia. Nel lungo periodo trascorso in Messico sperimenta ed esercita il ruolo importante della Fotografia come mezzo di ricerca, approfondimento e comunicazione. A metà degli anni ’80 ritorna a Catania e inizia il suo lavoro di docente di Grafica e Fotografia presso l’Istituto Statale d’Arte, successivamente convertito in Liceo Artistico M. Lazzaro, concluso nell’anno 2018. Gli anni dedicati alla Fotografia sono iniziati con le pellicole e la camera oscura analogica. Con l’avvento del digitale, l’esperienza del laboratorio viene da lei trasferita sui monitor, con le tecniche di camera oscura digitale di Photoshop, conservando gli aspetti della grammatica dell’immagine. Prosegue nella ricerca fotografica, eseguendo progetti riferiti al territorio, nel Catanese e nel Ragusano. Attualmente dà corsi privati di camera oscura digitale e analogica.


www.miracantone.it


REGISTRI FOTOGRAFICI DI UN PAESAGGIO  INTORNO A COMISO GENNAIO-GIUGNO 2013

Citando Tabucchi che scrive su Ozu, uno dei registi preferiti da Bufalino:

“…i suoi paesaggi più amati sono di solito luoghi in cui la città si disfa in periferie povere o nella campagna…” mi sono chiesta come definire un’esperienza visiva del territorio con l’obiettivo fotografico avendo  scelto di indagare aspetti del paesaggio che gira intorno a Comiso.

Una scoperta, per certi versi inedita, altre volte, partendo da Scicli, ho fatto delle puntate occasionali a Comiso per visitare una mostra o per una festa patronale. Questa volta sono stata guidata dall’amico Salvatore Schembari, che, con l’entusiasmo che infonde alle sue ricche e colte descrizioni mi ha aiutato a elaborare una prospettiva dello spazio da considerare, oltre che a suggerirmi luoghi significativi di un’identità storica del posto

Scrive Bufalino: “Un paese, del resto, cos’altro è se non una creatura vivente, che nasce, cresce, invecchia, muore e rinasce, secondo l’alternarsi delle generazioni?”

Bufalino mi ha svelato nei suoi scritti, soprattutto in quelli che si riferiscono all’amata città, alcuni itinerari: dal fiume Ippari alla foce lungo il mare che bagna Scoglitti; dal quartiere Muraglie alla cava contenuta nel Cozzo di Apollo e altri ancora.E così le mie frequenze a Comiso si sono succedute durante i mesi invernali e primaverili ripercorrendo più volte gli stessi luoghi per respirare con la mente e con gli occhi quei ritmi che la luce e i colori mediano sul paesaggio di Comiso.